Arriva la censura del web

Una proposta di legge che, combattendo la pirateria digitale, spinge
verso una censura del web. Una censura dall’alto, con un rigore mai
visto prima in Italia. E a farne le spese potrebbero essere non solo
gli utenti ma anche soggetti come YouTube, a vantaggio di Mediaset e
delle emittenti che sentono violati i propri diritti d’autore.

Sono questi aspetti che stanno facendo
divampare le polemiche, in rete, sulla prima proposta di legge arrivata
al neonato Comitato tecnico governativo contro la pirateria digitale e
multimediale. Il documento è trapelato sul web e pubblicato da Altroconsumo,
associazione dei consumatori, che lo boccia allarmata: "Il
provvedimento appare arcaico, protezionista e contrario agli interessi
dei consumatori e dell’innovazione del mercato digitale".

"Ad inquietare sono numerosi punti di quella proposta", spiega a Repubblica.it
Guido Scorza, avvocato tra i massimi esperti di internet in Italia.
"Per prima cosa, si dà una delega in bianco al governo, per attuare
nuove misura a difesa del diritto d’autore. I imponendo responsabilità,
in caso di violazione, a utenti e a"prestatori di servizi della società
dell’informazione". Chi sono questi soggetti? "Nella proposta si parla
anche di provider internet, che però per il diritto comunitario,
recepito in Italia, non possono essere responsabili di quanto fatto dai
propri utenti. Pensiamo allora che la proposta voglia attribuire
responsabilità, ora non certe sul piano giuridico, a soggetti come
YouTube e a fornitori di hosting".


"Se passasse questa proposta, certo
YouTube perderebbe la causa contro Mediaset e altre emittenti che lo
denunciano per la presenza di materiale pirata sul portale", aggiunge
Scorza. YouTube (e altri portali analoghi) chiuderebbe in Italia,
subissato da cause perse, o sarebbe a cambiare molto il servizio solo
per gli italiani. Continue reading

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Le manifestazioni dovranno essere filmate

ROMA — Le manifestazioni di
piazza dovranno essere sempre filmate. Il Viminale riscrive le regole
per la gestione dell’ordine pubblico e nella direttiva destinata a
prefetti e questori inserisce una disposizione che non mancherà di
suscitare polemiche. Perché prevede che tutti i partecipanti vengano
ripresi dalle telecamere affidate ai poliziotti per controllare
costantemente lo svolgimento dei cortei o dei sit-in.

La circolare voluta dal ministro dell’Interno Roberto
Maroni dopo le proteste e le preghiere islamiche di chi — a Milano e in
altre città si è schierato con i palestinesi di Gaza — è firmata dal
capo della polizia Antonio Manganelli. Il documento non contiene
divieti specifici che riguardano i luoghi di culto e non obbliga i
promotori a versare una sorta di cauzione per risarcire eventuali danni
provocati, come era stato annunciato la scorsa settimana. Impone invece
la ripresa costante di chi sfila, anche se non si verificano incidenti
o scontri con le forze dell’ordine.

«Diviene particolarmente rilevante
— scrive il prefetto — l’attività di documentazione video- fotografica
assicurata dalla polizia Scientifica che tenga conto, non solo delle
eventuali finalità probatorie ai fini processuali, ma anche delle
fondamentali esigenze di supportare adeguatamente la visione generale
degli accadimenti, anche in vista della idonea fruibilità nella
ricostruzione complessiva delle situazioni processualmente rilevanti». Continue reading

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A Roma tornano i vigili urbani armati

(ANSA) – ROMA, 28 GEN -Dopo oltre trent’anni i vigili urbani
di Roma tornano ad essere armati. Il Consiglio comunale ha
approvato una delibera dopo una seduta fiume. Nove i voti a
favore (Pdl), 4 contrari (Misto, Pd) e 9 astenuti (Pd e
lista civica per Alemanno). In dotazione anche spray
anti-aggressione e manganelli. L’Associazione romana vigili
(Arvu) ha deciso di ricorrere al Tar perche’, spiega ‘i
vigili non potranno difendere i cittadini in quanto l’arma
viene data per la sola difesa personale’.

Educare non vuol dire reprimere!

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Sgombero Cox 18

Il 22 Gennaio 2009 verso le 7 del mattino la polizia interveniva senza mandato per sgomberare il csoa Cox 18
di Milano, bloccando le strade circostanti ed impedendo l’accesso allo
stabile che, fra le altre cose, ospita la libreria Calusca e l’archivio Primo Moroni.
Data l’assenza di un mandato gli avvocati sono riusciti a bloccare
tutto e ad avviare una negoziazione. Attuamente prevederebbe la
"custodia" dei locali da parte del comune ma senza sgombero o sequestro
finche’ non si pronuncia un giudice.


L’ex sindaco ricorda che nel 1989 la giunta comunale ed il Cox avevano fatto un patto come dimostrano le parole dello stesso Pillitteri:


È vero che c’era un accordo. Un accordo preciso, che
garantiva al centro sociale di via Conchetta la tranquillità a patto di
non fare casino. Noi dicevamo che i centri dove non girava droga e non
si faceva casino dovevano occuparsi di quel ceto di giovani di
protesta, assorbirli. Ero d’accordo che il Conchetta restasse lì. Ma
poi quei ragazzi facevano così male? Erano di disturbo? Anche noi non
eravamo dei santi, non lo era neanche l’amico DeCorato


Nonostante questo e nonostante un corteo di protesta svoltosi a Milano 3 giorni fa che ha interessato circa 3000 persone,
il sindaco Letizia Moratti avrebbe intenzione di occuparsi dei
materiali dell’Archivio Primo Moroni e vorrebbe addirittura spostarli in una non meglio
identificata sede del Comune di Milano.

Sgomberare centri sociali per lasciare spazio a circoli come Cuore Nero, è questo l’obiettivo dello sceriffo? Sembrerebbe di si, dato che dopo il Cox e il Pergola sembra arrivata l’ora anche del Torchiera a cui faranno seguito Cantiere e Vittoria dopo poco tempo.

 

Petizione contro lo sgombero.

 

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Intro


Il blog qui presente nasce con l’intento di segnalare e raccogliere le manovre del governo italiano realizzate con un unico obiettivo: instaurare un regime autoritario.


Al momento della creazione di questo blog, in Italia è al potere il Governo Berlusconi IV che si è costituito il 7 maggio 2008 ed è in carica dall’8 maggio 2008. È il sessantesimo governo della Repubblica.



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